giovedì 4 ottobre 2007

" NOI CI SIAMO…E CI FAREMO SENTIRE! "

NASCE A ITRI LA SINISTRA GIOVANILE.

Anche a Itri è nata finalmente una sezione della Sinistra Giovanile.

La SG è per numero di iscritti una delle organizzazioni politiche per ragazzi più grandi d’Europa; in quanto ramo giovanile dei Democratici di Sinistra essa raccoglie l’importante eredità lasciata dalla gloriosa Federazione Giovanile Comunista Italiana, nella quale si è formata la quasi totalità dell’intellighenzia del nostro partito.

<< Stimolare l’afflusso dei giovani nello organizzazioni operaie e popolari, sindacali e democratiche, allo scopo di farli partecipare in modo sistematico, largo e organizzato, a tutte le battaglie per il lavoro, la libertà e la pace>>. Era il 1949 e questo era l’incipit del programma della rinata FGCI (ricostituita dal Comitato centrale del PCI il 31 marzo dello stesso anno), redatto dall’allora ventiseienne segretario Enrico Berlinguer. Seppure con i dovuti distinguo – legati soprattutto al linguaggio specifico di quella specifica stagione - , le nostre aspirazioni e le nostre istanze sono praticamente sovrapponibili a quelle dell’indimenticato, mite leader sardo.

La SG , come è facile immaginare, è particolarmente attenta alle aree tematiche e alle problematiche che interessano direttamente il mondo dei ragazzi (scuola, università, precarietà, lavoro, ambiente, pari opportunità, alcolismo, tossicodipendenze ecc.); il suo campo d’azione non si limita tuttavia a ciò. Ci occuperemo infatti dei più svariati temi: riteniamo per esempio fondamentale indagare sull’inesorabile avanzata della malavita organizzata nella nostra provincia, sforzandoci di capirne le dinamiche e i meccanismi, cercando così di arginare l’inquinamento del tessuto sociale itrano. La Sinistra Giovanile infine può costituire senza dubbio un nuovo luogo di aggregazione, una nuova opportunità di conoscenza reciproca, un’occasione pe iniziare nuove e interessanti amicizie.

Il compito forse più impegnativo e arduo che la SG sarà chiamata ad affrontare resta comunque quello di promuovere una fattiva mobilitazione dei giovani, una loro presa di coscienza collettiva di fronte non solo alla politica.

La sistematica castrazione dei nostri cervelli perpetuata dalla Tv/spazzatura (o spazzatura/Tv?), dagli “irreality show”, dal gossip, dai rotocalchi, dalla pubblicità martellante, dal chiacchiericcio politico salottiero, dall’omologazione dei costumi, dalla disinformazione dei Tg, ha reso le nostre generazioni oziose, spente, indifferenti, passive. Ormai noi ragazzi non pensiamo più, non siamo in grado di decidere quali sono i nostri bisogni, le nostre esigenze, i nostri consumi… semplicemente non siamo più noi a stabilirli. Ci vengono imposti dai sistemi della comunicazione e della pubblicità. E noi obbediamo!

Il pecorume dilaga trionfante.

Negli ultimi cinque anni questi fenomeni hanno raggiunto un livello preoccupante, raccapricciante, drammatico. Si è instaurato un regime di “Populismo mediatico”, che rappresenta l’aspetto più perverso e pericoloso del berlusconismo (il quale purtroppo sopravviverà a Silvio Berlusconi): la manipolazione del consenso, l’appiattimento mentale, la menomazione delle facoltà critiche, l’incapacità distinguere il bene dal male, la verità dalla bugia più palese e spudorata.

In questo terribile lustro la politica - sia a livello nazionale che locale - ha toccato veramente il fondo. Il messaggio che è stato trasmesso è non solo negativo, ma addirittura eversivo. Quando le destre sono state al potere (governo, regione, provincia, comune) hanno dimostrato di considerare le regole un’ impaccio, e chi le rispetta un ingenuo. Hanno avuto un disprezzo inaudito per le istituzioni. Hanno sistematicamente gestito la res publica come una faccenda prettamente privata, tutelando esclusivamente interessi di bottega. Sono riusciti ad innalzare l’affarismo a criterio-guida, a metodo, a scienza perfetta, a ideologia.

E’ impossibile continuare a restare a guardare, tenere le mani in mano. Dobbiamo sforzarci di restituire dignità alla politica facendo sì che ciò non accada MAI PIU. Ciò che ci anima non è ipocrita filantropismo di facciata, le belle parole di circostanza non ci interessano minimamente. Noi vogliamo semplicemente contare, far sentire la nostra voce, non essere più passivi subendo dall’alto le decisioni politiche. Ci batteremo per diffondere la cultura dell’informazione, della mobilitazione, della coscienza di sé, della consapevolezza, dell’impegno.

Vogliamo rompere le scatole al potere. Ce la metteremo tutta.

Abbiamo dedicato la nostra sezione ai sette figli di Alcide Cervi. I Cervi, tipica famiglia contadina patriarcale della campagna reggiana, era famosa per la dedizione al lavoro e alla causa antifascista. Di fede cristiana e comunista, all’indomani dell’8 settembre la famiglia Cervi non esitò a prestare rifugio a molti ex prigionieri e partigiani, intrecciando rapporti con molti gruppi di combattenti per la libertà. I sette fratelli pagarono con la vita questa loro militanza.



P.S. La sezione di Itri “Fratelli Cervi” della SG si riunisce la domenica nella sezione dei DS in via S. Apollonia. L’orario degli incontri varia di volta in volta a seconda degli impegni degli iscritti. Per maggiori informazioni chiamateci: 347 3738931 (Antonello); 333 9470059 (Mario).

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