venerdì 25 gennaio 2008

Itri. Boscaioli scatenati: due denunce.

di Irene Chinappi corrispondente de "Il Territorio"

Tronchi di legno come lingotti d’oro. E meno male che non siamo in Siberia. Aveva ricevuto il nulla osta per abbattere il trenta per cento degli arbusti di Monte Larigno, sulla strada che congiunge Itri a Campodimele, ma non gli sono bastati. Il presidente della cooperativa ‘Touring Service Fra’ Diavolo’ Paolo Stamegna – che vende la legna a ristoratori e privati - è stato denunciato ieri dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato dell’ispettore capo Raffaele Pannone, insieme al tecnico responsabile che ha omesso di effettuare le dovute comunicazioni sugli abbattimenti alle attività competenti. La cooperativa in sostanza aveva ottenuto dall’ente pubblico un permesso a far legna lungo le pendici del monte in località Fellino nel marzo dello scorso anno. A condizione però che gli operai boscaioli si limitassero a buttare giù una percentuale non superiore al 30% del bosco. Quando ieri gli uomini della Forestale sono saliti fin sul monte Larigno quasi la metà del bosco era sparito. E a confermare le loro impressioni sono stati i rilievi effettuati dagli agenti grazie alla tecnologia Gps in dotazione al Comando. La cooperativa aveva così accumulato abusivamente non solo i 10 mila e 500 quintali di legna presenti su più di sei ettari di terreno autorizzati dal comune, ma anche ulteriori 3mila e 800 quintali in esubero prelevati da una zona ad alto fusto. Non è la prima volta che l’area del Monte Larigno, da cui si gode di una vista spettacolare che affaccia fin sulla piana di Fondi, viene privata abusivamente dei suoi boschi. Già tempo fa la stessa cooperativa aveva tagliato legna distribuita su cinque ettari di terreno, senza alcuna autorizzazione. E lo scorso anno il segretario comunale Francesco Bruno aveva ricevuto un avviso di garanzia per indagini che riguardavano il taglio degli alberi per procurare la legna necessaria ad alimentare i fuochi di San Giuseppe, la tradizionale manifestazione di Itri che prevede l’accensione di falò distribuiti nel centro cittadino. Poi c’erano stati addirittura tre arresti per il taglio abusivo del legname. Le indagini sul caso della cooperativa ‘Fra’ Diavolo’, seguite direttamente dal Comandante Pannone, proseguono per le opportune verifiche del danno e la determinazione delle sanzioni previste.

Gaetano

Clamorosa denuncia per taglio di legna non conforme alle disposizioni in materia ad Itri

Taglio di legna, due denunciati
di Orazio Ruggieri

ITRI.Una denuncia per taglio di legna nei boschi non conforme alle disposizioni in materia, è stata presentata a carico del presidente della cooperativa «Touring Service Fra' Diavolo», P.S., 57enne di Itri. È successo al termine di un controllo eseguito dagli uomini del Corpo forestale dello Stato di Itri, coordinati dall'ispettore capo Raffaele Pannone, comandante la stazione di Itri.
Gli investigatori hanno riscontrato il taglio in esubero di legna a monte Larigno, località Fellino, da parte dei soci della cooperativa il cui responsabile è un noto esponente politico, nonché consigliere comunale, dopo essere pure stato assessore. La locazione dei 37 ettari di terreno che il comune ha concesso alla cooperativa nella primavera 2007 prevede la possibilità di tagliare al massimo il 30% della «massa legnosa». Gli agenti del comandante Pannone, che hanno pure denunciato il tecnico comunale P.M. per non aver comunicato l'apertura del cantiere e non aver sollecitato la comunicazione da parte della cooperativa al comune, del direttore dei lavori, hanno riscontrato un taglio a volte del 50% di un bosco ceduo, in «conversione ad alto fusto».


Un altro sito web riporta il seguente articolo:

Clamorosa denuncia per taglio di legna non conforme alle disposizioni in materia ad Itri.

Il deferimento è scattato infatti nei confronti di Paolo Stamegna, ex presidente del parco dei Monti Aurunci nonché attuale membro del consiglio direttivo dell’Ente ed assessore comunale appunto ad Itri. L’operazione, condotta dalla Forestale, lo coinvolge nella sua qualità di presidente della cooperativa "Touring Service Fra' Diavolo". Gli agenti della stazione cittadina della Forestale, coordinati dall’ispettore capo Raffaele Pannone, hanno riscontrato il taglio in esubero di legna a monte Larigno, da parte dei soci della cooperativa il cui responsabile è il noto esponente politico. La locazione dei 37 ettari di terreno che il Comune di Itri ha concesso alla cooperativa nella primavera scorsa prevede la possibilità di tagliare al massimo il 30 per cento della "massa legnosa". Gli agenti del comandante Pannone, che hanno pure denunciato un tecnico comunale per non aver comunicato l'apertura del cantiere e non aver sollecitato la comunicazione del direttore dei lavori da parte della cooperativa, hanno riscontrato un taglio a volte del 50 per cento di un bosco ceduo in conversione ad alto fusto.

Gaetano

domenica 20 gennaio 2008

Raccolta rifiuti, la polemica

Minoranza all’attacco: lavoratori sfruttati

di A.Z. (Latina Oggi)

«NON si può fare la differenziata sulla pelle dei lavoratori». Luca Iudicone di Rifondazione e Italo La Rocca del Pd accusano il sindaco di Itri e la sua maggioranza di centrodestra di sfruttamento della manodopera della cooperativa Prisma che effettua il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti. «Chiediamo un nuovo bando di gara di livello europeo dove siano garantiti i giusti stipendi ai lavoratori». Oggi la retribuzione media di un dipendente della Prisma si aggira intorno ai 600 euro, tanto che il segretario provinciale della Cgil della Funzione Pubblica ha denunciato questa situazione come «lavoro nero legalizzato». Da parte sua il sindaco ha assicurato che entro il 31 marzo sarà pronto il nuovo bando. Ma l’opposizione chiede un impegno scritto, magari proprio una delibera. Secondo la minoranza per effettuare il servizio in modo efficiente per i cittadini e i lavoratori il Comune dovrebbe impegnare un milione di euro all’anno.

Gaetano

Itri, revisione del Prg A breve il Consiglio

di M.Tos.(Latina Oggi)

TORNA d'attualità il nuovo Piano regolatore generale del comune di Itri. Il lavoro dei tecnici comunali per l'elaborazione del nuovo prg sta infatti volgendo al termine e, come annunciato nei mesi scorsi dallo stesso sindaco Agresti, a breve il piano sarà presentato in consiglio comunale per dare il via al dibattito politico. L'attuale piano regolatore del Comune di Itri risale alla metà degli anni settanta e la necessità di una nuova programmazione era divenuta impellente, anche alla luce del forte sviluppo urbanistico di cui il comune itrano è stato protagonista nel corso degli ultimi anni, e che non sempre si è svolto secondo procedure ritenute corrette, come dimostrano le indagini in corso da parte della Procura di Latina. Il Prg, con ogni probabilità, verrà discusso dall'assise comunale prima dell'approvazione del bilancio.

Gaetano