sabato 8 dicembre 2007

MASTELLA INSISTE SULLA NORMA ANTI-OMOFOBIA

Cari compagni,

come tutti ben sapete due giorni fa al Senato è stata votata,con l'appoggio salvifico del Senatore a vita Francesco Cossiga, la fiducia al Governo sul decreto legge sulla Sicurezza.

Allora forse io non ho capito bene cosa è accaduto perchè altrimenti la cosa sarebbe alquanto grave e segno di inciviltà.

Per quanto io abbia capito,il motivo per il quale il Governo ha rischiato di non avere la fiducia sarebbe dovuto ad un emendamento del Prc per creare una nuova fattispecie di reato contro gli atti di discriminazione razziale, etnica, religiosa o fondati sull’orientamento sessuale.

Paola Binetti, senatrice teodem del Pd, avrebbe infatti espresso critiche all’emendamento
proposto dalla sinistra sulle pene da infliggere contro «chiunque compia atti di discriminazione razziale, etnica, religiosa o fondati sull’orientamento sessuale». Alla Binetti quelle ultime due parole, «orientamento sessuale», non sarebbero piaciute affatto.


Ancora sulla Stampa il ministro della Giustizia dice: «Se Rifondazione comunista e altri rinnegano un impegno preso ieri di modificare alcuni elementi nel decreto sicurezza, per noi dell'Udeur è crisi di governo, togliamo la fiducia e la nostra esperienza politica finisce qui», ha detto Mastella, oggi a Bruxelles per il Consiglio Ue dei ministri della Giustizia. «Ho parlato con il mio capogruppo alla Camera - ha detto Mastella -. Se Rifondazione comunista o altri partiti della sinistra, nonostante l'impegno preso dal ministro Chiti ieri sera e da me stesso per evitare già ieri la crisi di governo, che ci sarebbe stata senza l'impegno di modificare alcuni elementi che nulla hanno a che fare con la vicenda della sicurezza, come i temi di genere e natura sessuale, se Rifondazione comunista dice che non si toccano e viene lasciato tutto inalterato, per noi - e mi rivolgo al presidente del Consiglio e al capo dello Stato - è crisi di governo. Se è così, togliamo la fiducia al governo. Se a fronte dell'impegno alla modifica, facendo i furbi, anzi i furbastri, con una logica tipicamente comunista di doppiezza togliattiana che conosco da tempo, Rifondazione e gli altri fanno finta di no, non ci sono più le condizioni di stare insieme». Se, viceversa, Rifondazione e gli altri accettano l'idea che su questioni di rilevanza di valori non si può mortificare il Parlamento conducendolo, in prigionia politica, attraverso strumenti da cavallo di Troia come quello del voto di fiducia, si discute liberamente».


La replica di Prc: ha un bel coraggio. «Io penso che su materie così ci vuole del coraggio perché ad affermare che ciò che è valido in Europa non sia poi valido da noi e stiamo parlando di diritti civili. Ci vuole davvero coraggio». Così il segretario del Prc, Franco Giordano, ha commentato le dichiarazioni del ministro della Giustizia, che ha minacciato la crisi se non verranno modificate le norme sugli omosessuali contenute nel decreto sulla sicurezza.

Io concordo assolutamente con Giordano e mi chiedo perchè questa norma da cosi tanto fastidio.

Perchè in tutta Europa queste norme sono accettate con buon senso e con apertura mentale e in Italia ancora si discute su questo.

Perchè ci dov5rebbere essere opposizioni ad un articolo che richiama una norma già vigente nell'ordinamernto italiano,perchè già ratificata e che peraltro rientra nell’ambito delle suddette misure anti-razzismo che si richiamano il Trattato di Amsterdam ratificato dall’Italia. “Pertanto, non dice nulla di nuovo rispetto a quelli che sono gli impegni dell’Italia”, afferma Ferrero.


La situazione peraltro è altrettanto grave a sentire alcune affermazioni di seguito riportate:


(AGI) - Roma, 8 dic. - L’Udeur presentera’ un emendamento al pacchetto sicurezza per eliminare dal provvedimento ogni riferimento all’omofobia. Lo annuncia il capogruppo del Campanile alla Camera, Mauro Fabris.”Vedremo - aggiunge - cosa faranno i cattolici del Pd”.
“Per quanto riguarda la nostra richiesta al governo di stralciare dal pacchetto sicurezza approvato dal Senato ogni riferimento all’omofobia - dice Fabris - a chi ci sfida a dimostrare coerenza tra le parole e i fatti rispondiamo che alla Camera il gruppo Udeur presentera’ un emendamento soppressivo in tale senso”.
“Ci sara’ cosi’ il modo di chiarire una volta per tutte - continua - chi, nell’azione politica, al richiamo ai valori fa seguire i fatti, a partire dai cattolici del Pd, ai quali chiediamo fin da ora il voto sul nostro emendamento”.
“Alla senatrice Finocchiaro, che ritiene mortificante un eventuale modifica al testo approvato dal Senato - prosegue Fabris - ricordiamo che sarebbe ancor piu’ mortificante e grave che il governo non mantenesse la parola data per modificare il testo, promessa fatta prima delle votazioni a Palazzo Madama ai senatori Udeur e non solo, ribadita ancora ieri dal ministro Chiti”. (AGI)
Red/Mgm



Roma, 8 dic. - “La laicita’ e’ un principio non discutibile, i socialisti non voteranno il decreto senza la direttiva europea”. Lo dice il vice presidente del Senato ed esponete del partito Socialista, Gavino Angius.
“Cosa sarebbe accaduto se giovedi’ fosse caduto Prodi ad opera del voto contrario dei teodem del Pd alla fiducia richiesta dal governo?”, si chiede Angius. “La sostanza e’ che il Pd e’ prigioniero del clericalismo dilagante e mi stupisce che il Ministro Chiti abbia successivamente dichiarato che la norma antidiscrimine, che recepisce una direttiva europea, sara’ cancellata alla Camera”.
“La norma di cui si parla - aggiunge - era stata recepita da tutta la maggioranza di centro sinistra con il pieno accordo del Governo. Cosí ci avviamo ad essere un Paese a sovranita’ limitata, in cui le scelte di liberta’ della persona saranno quotidianamente minacciate da un clericalismo dilagante che affossa il principio di laicita’ dello Stato. E questo per noi socialisti e’ inaccettabile, quindi avvisiamo con chiarezza il governo e la maggioranza che se la norma antidiscrimine dovesse essere cancellata dal decreto gli esponenti del Partito socialista al Senato non voterebbero in alcun modo il testo cosi’ modificato”.
“Non e’ possibile - conclude Angius - che si mettano in discussione i principi a tutela della liberta’ della persona. Questo per noi e’ un limite che non puo’ essere valicato, ne verrebbe meno la nostra credibilita’ in Europa”. (AGI)
Red/Mgm


(AGI) - Roma, 7 dic. - “Non mi risulta che ci sia un impegno del governo per modificare la norma sulla discriminazione di genere contenuta nel decreto sulla sicurezza alla Camera”: il capogruppo del Pdci alla Camera, Pino Sgobio, lo sottolinea a margine della riunione di maggioranza sulla Finanziaria. “Evidentemente il ministro Chiti ha parlato a titolo personale. Del resto quella norma dovrebbe essere cambiata nel decreto mille proroghe di fine anno, ma a quel punto dovrebbe tornare al Senato dove ci sarebbe magari un voto in piu’ quello della Binetti, ma anche 10 in meno, i nostri. Noi siamo leali e non vogliamo mettere in crisi il governo ma su questo tema non sono possibili pasticci”. (AGI)

Roma, 7 dic. (Apcom) - Il voto mancato della senatrice 'teodem' Paola Binetti sulla fiducia al Governo in Senato ha aperto un nuovo fronte polemico fra la sinistra e i moderati dell'Unione: il segretario del Prc, Franco Giordano, è furioso: "Ci troviamo un esponente del Pd che vota contro la fiducia di quel Governo che loro difendono a spada tratta e non succede nulla", accusa.

Il leader del Prc, che parla a margine di un seminario a porte chiuse della rivista Alternative per il socialismo, precisa di non avere "alcuna intenzione di fare polemica con il Governo: sto al merito della questione. A me al Pdci, per una astensione al Senato - ricorda Giordano alludendo al caso dei 'dissidenti' sull'Afghanistan - è capitato di dover prendere atto di una divisione delle strade con due compagni. Qui un esponente del Pd vota contro la fiducia, i giornali sono pieni dello scontro tra Rifondazione e il Governo, ma noi discutiamo e loro votano. Decidiamo chi fa più male al Governo".

E tutto questo, insiste il segretario di Rifondazione, "avviene su norme che in Europa sarebbero puramente liberali: sui diritti degli omosessuali, qualcosa che ci viene dal trattato di Amsterdam. Rischiamo una figuraccia in tutta Europa, anzi sarebbe bene che non si sapesse".



Io mi chiedo dov'è il Pd?E' questo il nuovo Pd? Dove ci sono persone che ancora negano questi diritti e negano la condanna della discriminazione su base di tendenza sessuali diverse?

Ditemi un pò voi,perchè la cosa è davvero sconcertante,perchè se è cosi Bertinotti ha ragione a dire che si sta fallendo o peggio ha fallito.


CHE NE PENSATE?


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