venerdì 2 novembre 2007

I limiti della Chiesa

Sinonimo di Chiesa : incoerenza;
Il Papa : portavoce dell'incoerenza;

Il disgusto che nasce nei confronti delle parole di chi predica pace e amore e denuncia chi desidera amare.
Dopo anni di letture, confronti e dibattiti, ancora non mi è chiaro, anzi, non mi sono chiare, le argomentazioni "offerte" dalla Chiesa per giustificare il loro razzismo nei confronti di persone con ideali, religioni o tendenze diverse (parola assai impropria -a parer mio- per esprimere ciò che personalmente giudico concettualmente inesistente).

Con completa sfiducia nell'istituzione della Chiesa, mi permetto di affermare che essa è fonte di disparità , al contrario di ciò che la religione cristiana predica.
Essa è stata negli ultimi anni (soprattutto) motivo e fonte di discriminazioni in un contesto di per se già critico.
"Diritto alla vita e diritto alla libertà religiosa sono beni che devo essere considerati come indisponibili" (Cardinal Martini, messaggio per la pace 2007).
DIRITTO = complesso di norme legislative o consuetudinarie che disciplinano i rapporti sociali; interesse tutelato dalla legge mediante la garanzia di una diretta utilità sostanziale; potere, facoltà che deriva da una consuetudine o da una norma morale.
INDISPONIBILE = che non può' essere utilizzato, usato, occupato; che non è libero.
"TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITA' SOCIALE E SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONI DI SESSO, RAZZA, LINGUA, RELIGIONE, OPINIONI POLITICHE, CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI" (Art. 3 della Costituzione Italiana).
Ancor più importante: "LA REPUBBLICA RICONOSCE E GARANTISCE I DIRITTI INVIOLABILI DELL'UOMO..."(Art. 2).

INVIOLABILE = che non si può o non si deve violare.
Nella Costituzione Italiana, altro non è espresso che un lungo elenco di diritti e doveri dei cittadini, non un lungo elenco di offese e pregiudizi!
Non c'è motivo, dunque di opporsi a qualcosa per la quale la maggior parte dei cittadini sono d'accordo, a qualcosa che è a sé stante, che non dovrebbe essere discussa da chi è a capo di un'istituzione che ha ben poco a che fare con lo Stato Italiano.
Ogni giorno che passa, la mia teoria che il Vaticano sia una perfetta organizzazione internazionale omofoba trova sempre più conferme.
Quale giustificazione ha un simile atteggiamento, se non quello di non voler riconoscere la realtà e fermarsi al passato?
Perché Benedetto XVI parla di famiglia soltanto se c'è un matrimonio cattolico alla base del rapporto tra uomo e donna? Ma Papa Ratzinger non si è accorto che il mondo di oggi, nel ventunesimo secolo, si è evoluto a tal punto che ci sono vari Paesi avanzati dove la famiglia è costituita da situazioni assai differenti, nei quali stanno insieme persone dello stesso sesso, unioni di fatto e matrimoni civili che hanno la stessa durata di quelli religiosi?
E' evidente, dunque, il contrasto di fondo che differenzia la visione di una Chiesa cattolica chiusa hai tempi del Concordato e uno Stato laico come quello rappresentato oggi dal capo dello Stato.
Il mondo è cambiato, i rapporti tra gli esseri umani sono diventati dovunque liberi e tali da spaziare in campo etero ed omosessuale, e non richiedere la sanzione di una religione nata in altri tempi e tale da richiedere una morale ferma al periodo preilluministico.
E' POSSIBILE CHE SI DEBBA VIVERE ANCORA IN UN PAESE NEL QUALE OGNI TRASGRESSIONE DELLE REGOLE FERREE DI ALTRI TEMPI DEBBANO IMPEDIRE AI PARLAMENTARI DI LEGIFERARE IN MANIERA DIFFORME?
Parliamo ogni giorno di globalizzazione e di comunicazione tra i Paesi che si sono liberati del passato, ma quando si tratta di famiglia sembra che tutto debba diventare retaggio di un passato nel quale il costume era altro e chi non osservava le regole veniva escluso, disconosciuto ed emarginalizzato?
e' possibile che solo l'Italia, tra i grandi Stati d'Occidente, debba restare ancorata alla dottrina cattolica in campo civile?
Che una legge contraria alla fecondazione assistita debba restare in un Paese così com'è, malgrado la sconfitta del centro-destra?
Che ci sia un Pontefice cristiano che ignora quel che avviene in Europa e propone un'interpretazione della Carta Costituzionale che neppure i partiti degli anni '40 si sentivano di sostenere di fronte ai cambiamenti che a poco a poco avvenivano nella società italiana?
E che ora, dopo cinquant'anni ci siano forze politiche di maggioranza e di opposizione che non abbiano il coraggio di metterla in discussione?
E' doveroso riconoscere che ci troviamo in una situazione paradossale nella quale la Chiesa cattolica cerca in ogni modo di fermare e bloccare i mutamenti della società, di dividerci dalla Spagna, dalla Francia, dalla Gran Bretagna e promuova in ogni modo, attraverso i mass media più conformisti e le forze politiche più arretrate una visione angusta della famiglia che esclude le unioni civili, per non parlare delle unioni omosessuali, nel timore che crolli un sistema arretrato e cristallizzato.
Un sistema che è alla base di un ordine più ottocentesco che novecentesco, fermo alla famiglia tradizionale, chiuso a tutte le situazioni diverse, nemico di ogni trasgressione anche quando ormai il panorama sociale mostra il diffondersi delle unioni di fatto come quelle omosessuali.
Mi viene in mente solo un insistente interrogativo: possibile che IL FATTO CHE SIA ROMA LA SEDE DELLA CHIESA CATTOLICA E CHE IL PAPA SIEDA IN VATICANO, IL NOSTRO CENTRO-SINISTRA SIA COSI' LONTANO DA UNA SIMILE POLITICA LAICA CHE CORRISPONDE IN PIENO ALLA STRATEGIA MODERNA DI UN'ALLEANZA RIFORMISTA ARRIVATA AL POTERE DOPO CINQUE ANNI DI DIFFICILE E DECISA OPPOSIZIONE?

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