[SCRITTO IL 1 NOVEMBRE 2007]
E’ un insieme di profonda rabbia e rassegnata indignazione il sentimento che proviamo a pochi giorni dall’affossamento della Commissione Parlamentare sui fatti del G8 di Genova. Qualcuno avrà forse dimenticato le teste fracassate e le facce frantumate dei ragazzi inermi nella scuola Diaz, pestati a sangue indiscriminatamente, e in modo del tutto arbitrario, dalle forze dell’ordine? Ragazzi che, sia ben chiaro a tutti, erano nella stragrande maggioranza totalmente estranei ai violenti scontri perpetrati nella città.
L’Udeur e l’IdV hanno votato insieme alla cosiddetta Casa della Libertà, e grazie a loro sarà quasi impossibile fare giustizia su uno degli eventi più controversi degli ultimi anni (si ricordino le armi introdotte nella scuola per incastrare i manifestanti fermati, si ricordino le recenti ammissioni di un poliziotto pentito, che descrivevano veri e propri abusi da regime militare sudamericano).
Mastella e Di Pietro, due ministri del Governo Prodi che ogni giorno fanno a gara a chi insulta di più l’altro, si sono trovati a braccetto per far abortire un provvedimento considerato una priorità del programma dell’Unione:
Pag. 77 del programma dell'Unione: ‹‹ […] La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politiche e istituzionali (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta. ››
Impossibile interpretare o fraintendere.
Mastella e Di Pietro ci hanno stufato. Non ne possiamo più delle loro bizzarrie. Abbiamo le tasche (eufemismo) piene dei loro battibecchi, delle loro liti tutte mediatiche, fatte solo per un pochino di visibilità. Il loro è ormai un nauseante teatrino, un miserabile gioco delle parti. Con il loro comportamento hanno danneggiato il Governo e screditato l’intero centrosinistra.
Di Mastella si è parlato anche troppo, ormai è inutile ripetersi. E’ il classico politicante figlio della tradizione peggiore della DC. E’ l’arroganza del potere per il potere. E’ l’opportunismo politico. Il tutto condito con un’insipida quanto ipocrita salsa clericale.
Chi invece stupisce è proprio Di Pietro, che, come dice Michele Serra sull’ “Amaca” di giovedì
1 novembre , ‹‹con la “legalità” ci fa una testa così tutte le mattine appena sveglio, [a cui] non dovrebbe sfuggire che la legge è uscita a brandelli dai fatti di Genova . Un uomo di Stato come lui non solo non ha alcun interesse a glissare, ma più di altri dovrebbe avvertire l’obbligo di approfondire e di porre rimedio. Il pretesto addotto da Di Pietro (“sarebbe stata una commissione a senso unico”) è semplicemente puerile››.
Insomma, abbiamo perso un’altra buona occasione. L’ennesima.
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